“Il nostro Paese è industrialmente in ritardo”
Roma, 15 giu. (askanews) – “A fronte del rapido e intenso progresso per effetto della quarta rivoluzione industriale stiamo vivendo grandi difficoltà per introdurci in questa dinamica. Anche le grandi imprese sono in difficoltà, fanno ricerca ma fanno una ricerca migliorativa del loro sapere ma non ricerche rivoluzionarie, quelle che possono dar vita a invenzioni di grande peso, quelle che vengono chiamate ‘disruptive innovation’. A compiere direttamente investimenti nella cosiddetta ‘disruptive innovation’ sono quindi le start up di grande valore e di grandi capacità. La recente esperienza dello sviluppo in tempi rapidi dei vaccini anti-Covid dimostra questo assunto: i due principali vaccini che sono stati prodotti sono frutto essenzialmente di scoperte scientifiche di spin off della ricerca che poi, quando sono arrivati a uno stadio prototipale, sono stati di interesse delle grandi imprese che si sono inserite per la produzione e la commercializzazione di massa. Questa è una modalità che in Italia per ora non è conosciuta e questo denota che l’Italia sostanzialmente è un Paese industrialmente in ritardo”.Lo ha detto Riccardo Varaldo, Presidente del Consiglio di Gestione della Fondazione Ricerca & Imprenditorialità (FR&I), intervenendo alla presentazione del primo rapporto in Italia sul “Mercato dei Servizi professionali per Open Innovation e Start-Up” di FR&I, realizzato da SRM Studi e Ricerche.