Il presidente della Luiss BS commenta il saggio di Delzio

Roma, 21 giu. (askanews) – “L’analisi è molto ricca, ma anche molto poliedrica. Può dare risultati diversi in relazione all’evoluzione del prossimo periodo”. Lo ha detto Luigi Abete, presidente della Luiss Business School, a margine della presentazione del saggio di Francesco Delzio “L’era del lavoro libero”.”Dopo la pandemia – ha affermato – c’è stata un’accelerazione dei processi di smart working. C’è un’attenzione maggiore da parte dei giovani alla qualità del lavoro rispetto alla retribuzione e alla sicurezza sulla continuità del posto di lavoro. Ci sono ordini di priorità tra la vita personale e il momento del lavoro. Come questo evolverà nel futuro Delzio lo immagina, ma immagina anche soluzioni soluzioni tra loro alternative in cui le macchine sostituiscono il lavoro manuale e lasciano agli uomini capacità di maggiore relazione e di creatività. Così come immagina momenti nei quali il lavoro quantitativamente si riduce e deve essere distribuito tra tutti quanti in modo diverso rispetto ad oggi. Direi che è un work in progress molto aperto – ha aggiunto Abete – in cui prevedere oggi come sarà il mondo del lavoro nel 2050 è una sfida molto utopica. Penso sia importante procedere con razionalità, cogliere le opportunità e sperimentare le innovazioni. Ma anche sapere che questi processi porteranno risultati positivi se verranno orientati man mano che andiamo avanti”.

Lavoro, Abete: come sarà in futuro è work in progress