Il sottosegretario alla Cultura: “Non si può non visitare Ivrea”
Ivrea, 23 giu. (askanews) – “Con l’Unesco puoi avere dei dubbi perchè l’ispirazione dell’Unesco è propagandistica. Con il Fai hai delle certezze perchè l’ispirazione del Fai è la garanzia della salvezza di un luogo e della sua riproposta. Quindi questo luogo c’era, era ostaggio dell’area industriale ma si poteva vedere in modo molto faticoso, e adesso che venga recuperato, portandolo alla dignità del pensiero di Adriano Olivetti, è quello che il Fai ha come sua missione. Quindi è un intervento, con il denaro del Ministero e di altri finanziatori, che sarà fatto nel modo più rigoroso come è stato fatto a Masino e in tutti i luoghi dove il Fai è intervenuto. Quindi il Fai è una garanzia di tutela e di promozione. L’Unesco è invece è una grande immagine. Quindi oggi Ivrea ha Unesco e Fai, quindi è nella condizione migliore per diventare un luogo in cui non si può non venire”. Lo afferma ad askanews il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, intervenendo a Ivrea a margine della cerimonia di donazione del convento di San Bernardino al Fai da parte di Tim e degli eredi della famiglia Olivetti.