Dopo il Consiglio supremo di difesa

Roma, 14 lug. (askanews) – La giustizia è uno dei temi al centro del colloquio tra Sergio Mattarella e Giorgia Meloni al termine del Consiglio supremo di difesa, nello studio alla Vetrata, al Quirinale. Un colloquio definito “cordiale e costruttivo”.La giustizia un questo momento è proprio il tema più “caldo”, dopo le polemiche sui casi Santanchè, Delmastro e La Russa che hanno agitato l’esecutivo e aperto uno ‘scontro’ tra governo e magistratura.Parlando a Vilnius al termine del vertice Nato, la premier aveva assicurato di non volere “alcun conflitto” con le toghe, intestandosi però la nota informale di Palazzo Chigi della scorsa settimana in cui si accusava parte della magistratura di fare “opposizione” e “campagna elettorale”. Ad alzare la tensione, poi, è arrivata anche l’uscita del ministro della Giustizia Carlo Nordio sulla necessità di “rimodulare” il concorso esterno in associazione mafiosa, ipotesi subito stoppata dal sottosegretario alla Presidenza (e magistrato) Alfredo Mantovano.Meloni ha poi ragguagliato Mattarella sugli esiti del vertice Nato, con l’Italia che ha portato avanti una linea di massima unità dell’Alleanza nel sostegno all’Ucraina ma ha anche chiesto maggiore attenzione al fianco Sud dell’Europa. Probabile che abbia anche comunicato a Mattarella l’invito ricevuto alla Casa Bianca dal Presidente Joe Biden per il 27.

Colloquio tra Mattarella e Meloni, confronto anche su giustizia