Sono più giovani, spendono di più e cercano esperienze autentiche
Milano, 17 llug. (askanews) – I turisti cinesi tornano in Italia dopo la lunga parentesi del Covid. E tornano un po’ cambiati rispetto al 2019: oggi sono più giovani, circa la metà hanno meno di 42 anni, spendono di più, e sono più interessati rispetto al passato alla cultura, alla sostenibilità e alla ricerca di esperienze autentiche e personalizzate di alta qualità. E’ questa l’istantanea che offre Global Blue, la società leader nel tax free shopping , che ha organizzato l’evento “CHINA RESTART. Il ritorno dei turisti cinesi e le prospettive per lo shopping tax free” presso la propria Lounge di Milano.La prima importante ondata di viaggiatori cinesi all’estero è in arrivo in Italia tra il luglio e agosto 2023, con il picco atteso durante la Golden Week autunnale e un pieno recupero nella prima parte del 2024. Per questo occorre farsi trovare prepararati. Stefano Rizzi, Managing Director di Global Blue Italia: “Quello che stiamo provando a fare è preparare il mercato a tornare ad acquisire le competenze, per accogliere al meglio il turista cinese, per dare il profilo di questo nuovo turista cinese e anche attrarlo in boutique. Quindi questo “Restart China” che Global Blue ha implementato e che stiamo condividendo con il mercato ha proprio questo obiettivo: monitorare, interpretare i dati, capire anche qualitativamente che profilo è, e mettere le condizioni le boutique e i nostri brand, di capire, accoglierlo, attrarlo e farlo sentire anche un po’ a casa.Ad oggi il 50 per cento dello shopping tax free cinese viene effettuato a Milano. E addirittura nell’ultimo trimestre è la seconda nazionalità per shopping tax free dopo gli statunitensi. Ecco come il capoluogo lombardo cerca di cogliere questa opportunità. Martina Riva, assessora al Turismo del Comune di Milano: “Il comune di Milano considera il turismo cinese un’enorme risorsa. Il Comune di Milano ha fondato un’associazione che si chiama Milano & partners e con Milano & partners abbiamo dedicato un canale Wechat specifico per i turisti cinesi con cui li informiamo sulle caratteristiche della nostra città e con cui presentiamo più di 500 schede di attività produttive che possono essere di loro interesse. Questo perché il turista cinese molto particolare, molto prezioso, molto altospendente ma anche molto esigente”.La spesa media in shopping del turista cinese in Italia è in aumento rispetto al periodo pre pandemico e cresce con l’età. E supera i cinquemila euro di media tra gli over 59, ma tutte le fasce di età registrano incrementi rispetto al 2019. Francesco Boggio Ferraris, direttore Academy Italy China Council Foundation: Questa nuova upper middle class, le classi altospendenti che viaggiano hanno una formazione confuciana molto spiccata. In questa particolare fase storica, anche perché è una forma etica molto fortemente promossa a livello governativo. Per tre anni abbiamo avuto pochissimi viaggiatori dalla Cina e quindi abbiamo un po’ perso nelle nostre boutique a interagire secondo i canoni del galateo confuciano e del galateo cinese. Oggi tornano i viaggiatori con queste peculiarità. Bisogna conoscerli innanzitutto, sapere quali sono le nuove abitudini, proprio per poter costruire con loro una relazione che sia di lungo termine, che si profonda, che sia reale”.L’unico modo per mettersi in relazione con il nuovo turista cinese, che spesso ha già viaggiato in Europa, conosce le nostre abitudini e mostra una predisposizione a un dialogo più profondo con la nostra cultura.