Intanto una delegazione è a Niamey per negoziare con i golpisti

Roma, 2 ago. (askanews) – Un intervento militare è “l’ultima opzione” presa in esame dall’organizzazione regionale dell’Africa occidentale Ecowas per ripristinare l’ordine costituzionale in Niger. Lo ha affermato il Commissario per gli Affari politici, la pace e la sicurezza dell’Ecowas, Abdel-Fatau Musah, aprendo i lavori della riunione del Comitato dei capi di Stato Maggiore della Difesa ad Abuja.”L’opzione militare è l’ultima opzione sul tavolo, l’ultima risorsa, ma dobbiamo essere pronti a questa eventualità”, ha detto Musah, mentre la Nigeria ha tagliato le forniture di elettricità per fare pressione sui leader golpisti e dopo che Burkina Faso e Mali si sono detti contrari a ogni tipo di intervento militare in Niger.Nel corso del suo intervento il Commissario ha quindi riferito di una delegazione dell’Ecowas volata a Niamey per “negoziare” con le autorità militari che hanno preso il potere il 26 luglio scorso.I leader dei Paesi Ecowas domenica hanno imposto sanzioni finanziarie e commerciali e dato ai golpisti del generale Tiani una settimana di tempo per reinsediare il presidente democraticamente eletto in Niger Mohamed Bazoum.

Niger, Ecowas: intervento militare è ultima opzione, ma non è escluso