Althesys: nei primi mesi del 2023 autorizzati progetti per 560 MW

Milano, 17 ott. (askanews) – Corre il mercato degli accumuli di energia in Italia: gli storage – dalle batterie elettrochimiche, agli impianti di pompaggio per ricordare le due tecnologie più mature – si configurano sempre più come elementi strategici in parallelo con l’incremento di impianti di generazione da fonte rinnovabile. Nei soli primi sei mesi del 2023 i progetti di accumuli autorizzati sono stati del 37 per cento in più in termini di MW, per complessivi 560 MW, rispetto ai primi sei mesi del 2022. E in termini di numero di progetti la crescita è ancora più significativa.”Gli accumuli di energia nel primo semestre di quest’anno hanno visto una crescita importante dei progetti, circa il 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno – conferma Alessandro Marangoni, ceo di Althesys Strategic Consultant – Questo significa che lo storage è sempre più strategico per il processo di decarbonizzazione nostro Paese, perché realizzare tanti impianti da fonti rinnovabili, che sono intermittenti per definizione, richiede anche la capacità di immagazzinare energia quando questa viene prodotta quando c’è tanto sole e tanto vento, e poterla restituire al sistema quando questa produzione scende. E’ quindi un un mercato che si sta sviluppando rapidamente”.Delle prospettive del mercato degli storage, ma anche dello sviluppo del quadro normativo a cui fanno riferimento, se ne è discusso a Milano nel corso di un incontro promosso da Althesys. In Italia il fabbisogno di nuovi storage è stimato in 95 GWh al 2030, ma la continua evoluzione sia tecnologica sia regolatoria impone una valutazione particolarmente attenta degli investimenti.”Da un lato ci sono i costi delle batterie che nell’ultimo periodo, in linea con la crescita generale dei costi delle materie prime, sono aumentati interrompendo una curva di discesa di molti anni – spiega Marangoni – Dall’altro, nello specifico della realtà italiana, ci sono ancora delle regole da mettere a punto. E si guarda alle aste che il gestore della rete di trasmissione Terna dovrà mettere in campo nei prossimi mesi per rendere l’investimento effettivamente attraente da un punto di vista di bilanciamento tra profilo di rischio e rendimento per l’investitore”.Nel corso della mattinata di lavoro, sono stati discussi diversi scenari di sviluppo potenziali e analizzati esempi, anche esteri, di investimento in stoccaggi di energia che nel giudizio degli analisti presenti attireranno nei prossimi anni risorse per decine di miliardi di euro. “Oggi abbiamo riunito alcuni dei principali operatori – conclude il ceo di Althesys – Abbiamo visto che c’è un grandissimo interesse; esiste una pipe-line di progetti importante; abbiamo sentito delle esperienze avute nel Regno Unito dove già questi investimenti sono stati fatti. I rendimenti oggi non sono in tutti i casi così attraenti, ma soprattutto le prossime aste di Terna attese per il 2024 dovrebbero renderli finanziariamente non solo sostenibili, ma anche attraenti per gli investitori”.

Energia: in forte crescita il mercato italiano degli storage