“Non ci sono rischi concreti ma l’attenzione resta elevatissima”
Roma, 17 ott. (askanews) – “A seguito dell’attacco subito da Israele, ho immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi nella informativa urgente alla Camera sull’immigrazione.”È stata effettuata una ricognizione degli obiettivi sensibili in Italia – ha spiegato il titolare del Viminale – che sono stati quantificati in oltre 28mila, 205 dei quali israeliani, in prevalenza sedi diplomatiche o centri religiosi. L’azione del Governo, sin dal suo insediamento, si è incentrata su ogni forma di contrasto all’immigrazione irregolare, anche in relazione ai possibili profili di rischio di infiltrazione terroristica nei flussi. I recenti tragici avvenimenti, impongono una rinnovata e più elevata attenzione in particolare attraverso il potenziamento delle attività interforze per i controlli delle frontiere e di quelle effettuate dalle task-force operanti nelle principali aree di sbarco e negli hotspot nazionali”.”In questo senso, ho dato specifiche direttive per l’intensificazione di ogni raccordo informativo tra le forze di polizia e le agenzie di intelligence, al fine di monitorare l’evoluzione del conflitto e i suoi possibili riflessi sui flussi migratori, sugli ingressi e sulle presenze nel territorio nazionale”, ha aggiunto Piantedosi.”Una conferma del livello di attenzione è l’arresto, avvenuto oggi a Milano, ad opera della Polizia di Stato di due persone di origine egiziana (una delle quali di cittadinanza italiana), per reati di terrorismo. Al momento – ha concluso il ministro – non risultano evidenze concrete e immediate di rischio terroristico per quanto riguarda l’Italia, ma la situazione è tale da richiedere un elevatissimo livello di attenzione, in quanto la minaccia terroristica si presenta spesso in maniera impalpabile, fluida e non sempre definibile a priori”.