In dichiarazione ministri Esteri anche diritto difesa Stato ebraico
Tokyo, 8 nov. (askanews) – I ministri degli Esteri del G7 hanno chiuso la ministeriale di Tokyo, che segna il passaggio della presidenza del Gruppo all’Italia, con una dichiarazione comune che certifica l’unità d’intenti delle 7 nazioni più industrializzate al mondo, nonostante le crepe emerse sull’escalation tra Israele e Hamas prima dell’incontro in Giappone. I capi della diplomazia del G7 hanno concluso il vertice chiedendo la realizzazione di “sospensioni” della guerra e “corridoi umanitari” a Gaza per proteggere i civili e hanno rivendicato allo stesso tempo il diritto di Israele a difendersi contro Hamas.”I membri del G7 si sono accordati sui seguenti punti – ha spiegato la ministra degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa – prima di tutto condanniamo risolutamente gli attacchi terroristici di Hamas e di altri gruppi. In secondo luogo, chiediamo la liberazione immediata degli ostaggi. Terzo, le misure d’emergenza sono necessarie per rispondere alla crisi umanitaria a Gaza. Per questo, gli aiuti umanitari devono poter essere trasportati senza ostacoli per garantire i bisogni alimentari, di acqua e cure mediche, carburante, alloggi e accesso dei lavoratori umanitari”, ha detto Kamikawa, sottolineando che il G7 dei ministri degli Esteri ricorda l'”importanza del diritto internazionale”, in particolare del “diritto internazionale umanitario”. “La soluzione dei due Stati è l’unica via per una pace giusta e durevole”, ha concluso la ministra nipponica.Queste “pause” e “corridoi umanitari”, una terminologia meno forte di cessate il fuoco o tregua, dovranno permettere l’invio urgente degli aiuti umanitari in territorio palestinese, l’evacuazione dei civili minacciati dai combattimenti e la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas, secondo la dichiarazione comune dei ministri degli Esteri del G7.L’altro tema prioritario della riunione ministeriale a Tokyo è stata l’Ucraina, con il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba che ha assistito a una sessione in videoconferenza.