Anp: diritto a difendersi non significa occupare territori
Milano, 9 nov. (askanews) – Da Parigi il presidente francese Emmanuel Macron fa un appello a “lavorare per un cessate il fuoco”. Alla conferenza sulla pace in Medio oriente presente anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha ribadito che “l’Italia è pronta a fare la sua parte” e a “rafforzare ulteriormente” le sue “attività umanitarie” per la popolazione civile di Gaza.Non tutti parlano di una vera e propria “tregua” prima della liberazione degli ostaggi di Hamas, ma la conferenza parigina è il vertice dove Israele è più criticata finora. Tra gli speaker anche il premier dell’Autorità nazionale palestinese Mohammad Shtayyeh (SHTEE), unica autorità che ha “la legittimità per difendere la causa palestinese”, ha sottolineato Macron: “Il diritto di un Paese a difendersi non significa occupare il territorio di un altro Paese. In secondo luogo, c’è una chiara violazione del diritto internazionale umanitario e sono stati commessi crimini contro il popolo palestinese, contro persone innocenti. C’è anche un assedio, niente cibo, niente acqua. E ci sono stati continui tentativi di sfollare con la forza gli abitanti di Gaza fino ai giorni nostri”, ha dichiarato.”I civili e le infrastrutture civili, comprese le strutture delle Nazioni Unite che ospitano gli sfollati, devono essere protetti e accessibili all’assistenza umanitaria ovunque a Gaza, in ogni momento”, ha affermato Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa.Mentre Mirjana Spoljaric Egger, presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, si è rivolta ai leader politici presenti a Parigi per dire che “Siamo di fronte a un catastrofico fallimento morale, che il mondo non deve tollerare. Vi esorto a compiere passi politici concreti per garantire uno spazio umanitario duraturo, proteggere il ruolo speciale degli attori neutrali, fornire finanziamenti adeguati e sollecitare il rispetto per l’attuazione pratica delle leggi di guerra.”