Il pilota di Virgin Galactic al simposio dell’Aeronautica Militare a Pozzuoli

Pozzuoli (Na), 10 nov. (askanews) – “Non è possibile poter raggiungere gli obiettivi che il mondo dello Spazio commerciale sta facendo oggi se non ci fosse l’integrazione con gli enti accademici e di ricerca, tant’è che non solo molti degli esperimenti che abbiamo volato di recente vengono dalle università ma proprio lo sviluppo, in ambito tecnologico e di readiness level del veicolo (la navetta di Virgin Galactic, ndr), è sicuramente stato portato avanti, inizialmente, come un programma di ricerca. Quindi, per raggiungere questo obiettivo è assolutamente fondamentale questa integrazione che, mi auguro, anche in Italia possa continuare perché i cervelli in Italia non mancano e, sicuramente, le forze e le capacità anche economiche di poter realizzare qualcosa del genere non mancano. Sicuramente si tratta di mettere insieme tutte le organizzazioni e gli enti e di poter lavorare con un team e una squadra unica”.A parlare è Nicola Pecile, già pilota sperimentatore dell’Aeronautica MIlitare e, attualmente, pilota di Virgin Galactic, con all’attivo due voli suborbitali – tra cui il primo volo commerciale della compagnia di Richard Branson, con a bordo il team italiano della missione Virtute 1 dell’Aeronautica Militare – nel corso del suo intervento, in video collegamento dalla California, al simposio sul volo ipersonico all’Accademia Aeronautica a Pozzuoli (Na).

Volo Ipersonico, Pecile: fondamentale integrazione tra università e ricerca