La proposta di Fondazione Univerde per la sostenibilità idrica
Roma, 22 nov. (askanews) – La transizione ecologica ed energetica si può completare solo coinvolgendo nel processo anche l’acqua, risorsa fondamentale e già scarsa a livello globale. Di questo si è parlato in un convegno organizzato a Roma da Fondazione Univerde e ANBI, con il sostegno di Acquedotto Pugliese, nel quale è stata lanciata la proposta di attivare del certificati blu di sostenibilità idrica, sul modello di quelli bianchi per l’energia.”Cerchiamo di lavorare – ha detto ad askanews il presidente di Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio – perché già nei prossimi mesi ci sia in Parlamento almeno qualche ordine del giorno che indirizzi il governo e poi si possa arrivare a un sistema semplice. Il problema è sempre fare in modo di realizzare cose utili e gestite in modo efficace”.In una situazione caratterizzata sia dalla siccità cronica, sia da fenomeni estremi come le alluvioni che hanno sconvolto il Centro Italia, ragionare sul risparmio idrico è un modo per affrontare tanto i temi ecologici quanto quelli economici legati all’agricoltura e alle imprese.”Se tutti insieme promoviamo buone pratiche e rendiamo economicamente conveniente il risparmio idrico, come è stato per l’energia – ha aggiunto Francesca Portincasa, direttore generale di Acquedotto Pugliese – molto probabilmente raggiungiamo i target di un corretto uso dell’acqua, un rispetto della risorsa idrica e la diffusione di una cultura che fa dire che l’acqua non è una merce, ma risparmiando sull’acqua si può fare anche buona economia”.Nel corso del convegno, al quale hanno preso parte esponenti della politica come il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, associazioni, consorzi e imprese, è stato anche presentato un position paper curato da REF Ricerche, che ha preso in considerazione in particolare il tema dei certificati blu.”In un contesto storico e ambientale nel quale sono sempre più frequenti i fenomeni di siccità e quindi la mancanza di acqua per processi produttivi e per il settore agricolo, dove è fondamentale – ha detto Samir Traini, partner di REF Ricerche – questo tipo di meccanismo può aiutare a tutelare la risorsa idrica”.Con qualche distinguo tutti i partecipanti al convegno hanno espresso interesse per la proposta, ora la parola passa alla politica, chiamata a trovare gli strumenti adatti per mettere in pratica il progetto.