Bene L&D ma “serve svolta, basta con festival chiacchiere”

Roma, 9 dic. (askanews) – Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e già ministro dell’ambiente presente a varie Cop lancia l’allarme sugli esiti della Cop di Dubai e per il ruolo dell’Italia. “La Cop28 di Dubai rischia di essere un fallimento proprio sulla strada verso lo stop ai fossili per evitare la catastrofe climatica. L’Italia è stata bocciata sul clima scendendo dalla posizione 29 alla 44 nel rapporto annuale di Germanwatch, CAN e NewClimate Institute, che registrano e monitorano le performance climatiche dei principali Paesi del globo. In Italia il rapporto è realizzato in collaborazione con Legambiente. Unico aspetto positivo l’impegno italiano sul fondo per i paesi poveri danneggiati dalla crisi climatica dove l’impegno del nuovo inviato per il clima ha portato ad un buon risultato. Ma ovviamente non possiamo limitarci a riparare i danni occorre una svolta per una vera indipendenza dai combustibili fossili possibile in tempi brevi solo con rinnovabili, stoccaggio,idrogeno e vera efficienza energetica. E l’Italia ha tutto da guadagnare essendo paese tecnologico e dipendente dall’estero per i fossili. E poi occorre con Ue e G7 a presidenza italiana dare una scossa a livello mondiale. Non è possibile assistere a conferenze che si aprono con il segretario generale dell’Onu che dichiara che si va verso la catastrofe e l’estinzione e poi si avvia un festival delle chiacchiere e delle promesse senza azioni concrete coerenti mentre la nostra casa comune va a fuoco”.

COP28, Pecoraro Scanio: “E’ un flop. Italia bocciata su clima”.