“Abbiamo aspettato dieci anni, possiamo aspettare ancora un mese”
Bologna, 14 dic. (askanews) – Per la cessazione del mercato tutelato, cioè quelle forniture di energia elettrica e gas naturale con prezzi e condizioni contrattuali definite dall’autorità per l’energia, “abbiamo aspettato dieci anni e possiamo aspettare un altro mese” però “è importante che si svolgano le aste” annunciate in Gazzetta ufficiale per il 10 gennaio “perché veicolano un’importante opportunità di risparmio per tutti i consumatori italiani”. Lo ha detto Marco Bernardi, presidente di Illumia, family business che opera nel mercato libero dell’energia elettrica con sede a Bologna, ricordando che “nonostante i ritardi” il mercato italiano è il “più evoluto in ambito europeo”.”Il mercato dell’energia elettrica aveva un appuntamento l’11 dicembre per l’ultima finestra di apertura alla liberalizzazione con una gara indetta da Arera e del ministero” dell’Ambiente e della sicurezza energetica. “Il weekend precedente a questa data – ha spiegato Bernardi – il decreto pubblicato in Gazzetta ci ha dato la sorpresa comunicando che l’appuntamento è stato rimandato di un mese, quindi il 10 gennaio 2024. Non ci scandalizziamo, abbiamo aspettato dieci anni e possiamo aspettare un altro mese, l’importante è che queste aste si svolgano perché veicolano un’importate opportunità di risparmio per tutti i consumatori italiani”.”Bisogna dare atto al mercato italiano, nonostante tutti i ritardi, le goffaggini e le proroghe per le quali chiediamo alla politica di correggerli – ha concluso il presidente di Illumia -, di essere il più evoluto in ambito europeo. Noi di Illumia abbiamo realtà sia in Francia che in Spagna e notiamo che il percorso di liberalizzazione è comunque più indietro. Quindi abbiamo aspettato tanto tempo, aspetteremo un altro mese, ma di sicuro l’Europa dovrà prendere spunto per sviluppare processi di liberalizzazione allo stesso modo”.