Evento organizzato da Open Gate Italia, presenti Boschi e Sisto
Roma, 18 gen. (askanews) – Si è svolta nella sede romana di Confedilizia, organizzata da Open Gate Italia, la presentazione del libro intervista “Le strutture del potere” di Sabino Cassese, frutto di un dialogo con la giornalista Alessandra Sardoni. L’incontro, a cui hanno partecipato gli autori, il senatore Francesco Paolo Sisto, l’onorevole Maria Elena Boschi, la CEO di Open Gate Italia Laura Rovizzi e moderato da Paolo Mazzanti, è stata un’occasione per riflettere su cosa significhi oggi la parola potere, chi rappresenti il “deep state” in Italia, come sia cambiata la sua gestione dal dopoguerra ad oggi. Laura Rovizzi, Ceo di Open Gate Italia: “Per noi, che lavoriamo come Open Gate Italia, tutti i giorni con le strutture del potere, le istituzioni del potere legislativo, della regolamentazione, è fondamentale conoscere tutto quello che il professor Cassese ci racconta nel libro, nell’intervista. Ci è sembrata un’occasione da non sprecare”. Il professore Cassese ha spiegato: “Io trovo che le strutture del potere sono tutte visibili e che il potere è molto meno gerarchizzato e verticalizzato di una volta e che il potere consiste nella capacità di negoziare. Un potere che una volta era verticale, ‘Lo Stato sono io’ disse Luigi XIV agli inizi del Settecento, oggi è molto più orizzontale. Prima era una piramide, oggi è un arcipelago”.Nel libro si ripercorre la storia della gestione del potere negli ultimi decenni, dall’influenza dell’élite dopo la seconda guerra mondiale, alle privatizzazioni, alla trasformazione del rapporto tra politica e burocrazia, politica e magistratura, fino alla questione della stabilità dei Governi.Maria Elena Boschi, Capogruppo di Italia Viva in Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati: “Condivido l’idea del Professor Cassese che non dobbiamo aver paura di avere Governi più stabili. Noi da sempre come Italia Viva siamo a favore dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio.Non ci convince però come è stata scritta la riforma costituzionale dal governo Meloni. Quindi noi in Parlamento faremo il nostro ruolo, cercheremo con delle proposte di modifica di migliorare il testo del governo perché ha molte, molte lacune”.Francesco Paolo Sisto, Viceministro della Giustizia: “Noi abbiamo l’interesse ad una magistratura forte, dal punto di vista dello spiegamento del suo ruolo, come credo che la buona magistratura abbia interesse ad un Parlamento forte”.