Previste sanzioni. Norme non riguardano no profit ed enti religiosi
Roma, 25 gen. (askanews) – Il disegno di legge beneficenza “risponde ai principi di trasparenza che sempre hanno caratterizzato l’attività di governo e tende ad assicurare una informazione chiara e non ingannevole quando vengono commercializzati prodotti i cui proventi sono destinati a iniziative solidaristiche”. Lo ha detto il ministro delle imprese e del Made in Italy nel corso della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che ha approvato il provvedimento.Il ddl obbliga a rendere note “informazioni specifiche come l’importo complessivo destinato alla beneficenza o il suo valore percentuale sulle vendite” ha spiegato Urso e prevede che l’Antitrust “possa sanzionare con sanzioni da 5 a 50mila euro e che il 50% del ricavato delle sanzioni sia devoluto a iniziative solidaristiche”.Urso ha precisato che le misure contenute nel ddl “non riguardano ovviamente le attività di promozione, vendita o fornitura da parte degli enti non commerciali per i quali resta vigente il codice del terzo settore e non riguarda enti appartenenti a confessioni religiose”.