Il programma della Fondazione arte moderna e contemporanea CRT
Torino, 29 feb. (askanews) – Una programmazione nata da una collezione, che si apre al pubblico e vuole dialogare con la società. La Fondazione per l’arte moderna e contemporanea CRT ha presentato il proprio programma 2024-2027 e la presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ci ha raccontato la visione alla base del progetto. “Ho capito – ha detto ad askanews – che dovevamo lavorare partendo da delle parole importanti, come collezione, che è l’anima di questo progetto, per andare poi all’educazione, alla formazione, allo spazio pubblico, alla comunità. Quindi il nostro è stato un percorso partito dalla collezione per far sì che che la collezione possa crescere ancora, ma soprattutto diventare una collezione per tutti”.La condivisione e l’apertura sono al centro dell’azione della Fondazione, che ha strutturato il proprio programma intorno alle parole chiave, che poi si devono tradurre in azioni concrete rivolte alla comunità e agli spazi pubblici. “Sempre partendo dalla collezione – ha aggiunto Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – che per noi è davvero il motore del progetto, vorremmo sempre più che la collezione vada tra la gente: vogliamo farla crescere e portarla in mezzo alle persone. Per questo nasce un progetto, che io ritengo estremamente importante e interessante, che è quello di invitare degli artisti, ai quali commissionare delle nuove opere e poi queste opere metterle nei luoghi pubblici, quindi anche borghi piccoli paesi, luoghi meno conosciuti, non le grandi città. Queste opere nel luogo potranno dialogare con le comunità locali, con i bambini, con gli adulti, con gli anziani, creando quello che è uno degli obiettivi della collezione, ossia un patrimonio diffuso: opere sparse ovunque”.In una sinergia tra pubblico e privato che caratterizza l’azione della Fondazione per l’arte moderna e contemporanea CRT dal 2000, ma che nell’ultimo periodo ha segnato un’ulteriore accelerazione.