Al centro un dibattito sul “senso della sinistra per i giornali”
Roma, 7 mar. (askanews) – Un’eredità storica e sociale da custodire, ma soprattutto un nuovo progetto editoriale per il futuro. A cento anni dalla fondazione de l’Unità da parte di Antonio Gramsci, il 12 febbraio 1924, Romeo Editore S.r.l e Piero Sansonetti, Direttore Responsabile de l’Unità, hanno celebrato questa importante ricorrenza con un evento concepito per ricordare la centenaria attività del giornale che, con alti e bassi e tra innumerevoli difficoltà, ancora oggi si conferma come una voce fondamentale della sinistra italiana, riflettendone i valori e promuovendo il dibattito sociale e politico.Piero Sansonetti, Direttore Responsabile de l’Unità, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “La nostra idea era quella di ridare vita ad un giornale molto di sinistra e molto libertario cercando di seguire i canoni principali del funzionamento dell’informazione, raccontando la verità dal nostro punto di vista. Vogliamo raccontare, appunto, la verità, non fare campagne per abbattere nemici, ma per difendere i poveri”.Come nella migliore tradizione degli eventi organizzati nell’ambito dello storico quotidiano, nel corso dell’evento dedicato al centenario de l’Unità ha avuto luogo la tavola rotonda “Il senso della sinistra per i giornali”, alimentando così un dibattito sui valori della sinistra italiana legati al mondo del giornalismo. A condurre la tavola rotonda è stata la giornalista Veronica Gentili: “Credo che la sinistra stia cercando la sua strada, questa è una delle sfide più grandi che ha davanti a sé. L’epoca storica è cambiata, ma credo che ad oggi ci siano difficoltà a riconoscere quale sia il percorso”. Ad animare il confronto è stata anche la presenza di Marco Travaglio, Direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’: “La stampa per spirito deve essere sempre di opposizione, anche quando c’è un Governo che ti piace, è necessario scavare tra le cose che non vengono dette. Non sono la persona adatta ad essere il termometro della sinistra, provengo da ambienti di destra, poi il ‘berlusconismo’ ha cambiato le carte in tavola. Su certi temi sono più a sinistra delle persone di sinistra, su altri no”. Nel corso del dibattito sono stati approfonditi anche tanti temi di attualità, dando vita ad una discussione dinamica a cui ha partecipato anche Andrea Fabozzi, Direttore de ‘Il Manifesto.