Per diventare “perfetti piloti della propria macchina mentale”

Roma, 27 Ago. (askanews) – Amico Colaianni è uno psicoterapeuta con oltre 40 anni di esperienza ma il suo tratto distintivo è molto particolare: “Quando da giovane ho iniziato la professione -spiega- ho avuto una paziente che ha messo in discussione tutto quello che avevo studiato all’università. Freud sosteneva che nessuno di noi può avere ricordi da 0 a 3 anni. Nel corso della terapia però, la donna era riuscita a riferire, con dovizia di dettagli, tutto quello che le era accaduto dai 2 ai 3 anni. Pensando che il racconto, come suggeriva il padre della psicanalisi, fosse frutto della sua fantasia, ho cercato riscontri nei suo familiari che, con mia grande sorpresa, hanno confermato tutto”. Ed è così che Colaianni decide di iscriversi a un corso di ipnosi che gli fa cambiare decisamente il suo percorso professionale: “Mi sono reso conto -afferma- che i guai dell’uomo non affondano le radici nel passato ma sono invece proiettati nel futuro e nella sua incertezza. Ne è nato un metodo che consiste nell’aiutare le persone, talvolta anche con il supporto dell’ipnosi, a diventare perfetti piloti della propria macchina mentale, a superare difficoltà emotive che molte volte rovinano la vita. Il domani preoccupa e quello che crea uno stato d’animo di questo tipo difficilmente si riesce a raggiungerlo. Un po’ come capita quando, la notte prima di un evento importante, non si dorme e si riesce a riposare solo quando, ad esempio, si decide di alzarsi a guardare la televisione. Si distoglie l’attenzione dal focus e, solo in quel momento, si incomincia a chiudere gli occhi”. Una tecnica molto particolare quella di Colaianni che permette dunque di scaricare le ansie attraverso la conoscenza: “Il mio compito -sottolinea- è quello di far conoscere ai miei pazienti la propria mente che è elemento indispensabile per risolvere i problemi. L’utilizzo dell’ipnosi che per definizione restringe l’attenzione è necessaria per confermare il mio approccio diagnostico. Le psicoterapie tradizionali richiedono molte sedute che, spesso, si protraggono anche per diversi anni; con risultati sono spesso incerti e fragili e, cosa più grave, le persone ricadono periodicamente nei loro incubi. Con il mio metodo invece i tempi di cura sono molto più rapidi come sono più alte le percentuali di riuscita. Grazie a Freud a quella mia prima paziente”.

Amico Colaianni: un nuovo metodo per cacciare via i propri incubi